L’ANGOLO DEI PERCHE’ (Polpettide)

mossettaUn’ultima riflessione sul terreno di gioco.
“Calci dal basso” si svolge appena fuori dalla città di Firenze, dove (per ora) riescono a sopravvivere degli spazi verdi. Via Dazzi (la strada sulla quale si affaccia il Ceccorivolta) ancora riesce ad essere uno di questi.
La superficie del “Dazzi Stadium”, quindi è fatta di terra ed erba, non di asfalto o cemento, come i campetti di strada, dai quali a nostro avviso prende le mosse il torneo “calcidalbasso”.
Negli anni sono state acquistate porte regolamentari, che hanno sostituito quelle fatte da tubi innocenti elettrosaldati. Sono state acquistate bandierine “fighe”, di quelle che si piegano e che non piegano te se ci vai contro. Ma nonostante le cure, non assidue ma costanti, i dissodamenti e gli spianamenti, il terreno sembra resistere contro i nostri sforzi. Non è mai diventato un soffice manto erboso, come negli stadi ufficiali. Rimane un terreno irregolare, scosceso, duro e insidioso. In particolare un elemento non siamo mai riusciti ad eliminare completamente: una miriade di pietrischi, sassi, ciottoli, acciuffati in blocchetti di cemento o bitume, che riemergono regolarmente, soprattutto nelle ultime fasi del torneo. Come se sotto lo strato di erba-gramigna, i mille campetti di strada che ci hanno ospitato bambin* e ragazz*, volessero in qualche modo prepotentemente riaffiorare. Disintegrati, schiantati in altrettanti frammenti di memoria.

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