L’editoriale del Direttore

 

premiEccoci di nuovo qui, Anno Domini 2014, a riprendere le fila di questa scalcagnata e sempre più mal ridotta redazione del Subbuteo, storico strumento informativo dell’ormai mitico torneo “Calci dal Basso”, che si appresta ad inaugurare la sua decima edizione. Sarà la forza del numero tondo, oppure quella dell’abitudine, che ci spinge avanti nel tentativo ormai disperato di imitare i fasti di quando eravamo giovani e belli, pieni di volenterosi scrittori, fotografi, giornalisti improvvisati, opinionisti, broker e commentatori da strapazzo, consapevoli che la realtà è ben altra, ormai persi dietro a strilla di marmocchi inferociti, ai mille impegni lavorativi e agli immancabili cazzi personali. Ad ogni modo questo è un anno di grande cambiamento, lo dicono gli aruspici e anche Rob Brezny, e non si può affrontare serenamente un cambiamento se non ci sono appigli sicuri e eventi stabili, utili a placare le ansie e a riconoscersi ancora come simili e sodali. Quindi Calci dal Basso ci sarà, e con lui il “Subbuteo”, pronto ad informare e divertire i suoi cinque o sei accaniti lettori, che di sicuro sapranno perdonarci mancanze e bruttezze, che di sicuro compariranno nei vari numeri da qui alla fine del torneo. Ma bando alle ciance, dicevamo che era un anno di cambiamento. Innanzi tutto quest’anno ci sono i Mondiali di pallone, che anche se non sono propriamente coincidenti con nostro micro-mundialito, alzeranno la febbre del pallone alle stelle, influiranno come la luna sulle maree a scaldare il campetto del Dazzi Stadium fino a temperature tropicali. Ci piacerebbe (se troviamo un’occasione, se compriamo un proiettore, se, se…) proiettare un docu-film che si chiama “Il Mundial Dimenticato” che racconta gli improbabili eventi del mondiale del 1942 in Patagonia, perché ci ha fatto godere come scimmie e vogliamo che lo vediate anche voi; vi faremo sapere quando e come, probabilmente sotto le stelle, al Dazzi stadium dopo le partite. Poi ci sono i Nani o gli infanti, se preferite, nati come funghi in questi ultimi anni, tanti da avere rappresentanza in parlamento. Probabilmente quest’anno non basterà creare una riserva indiana per proteggerli dalle pallonate ed evitare le loro invasioni di campo; c’è chi progetta tenso-strutture e campi di forza, ma sarà molto più probabile che dovremmo fare attenzione a non calpestarli, driblandoli in ogni dove; quindi occhio, che le mamme poi sono vendicative. Non si capisce come sia possibile, ma ci sono anche un monte di squadre in più, nonostante la vecchiaia incipiente di molti dei giocatori, alcuni ormai agili come birilli da bowling, la gente si ostina a voler dare spettacolo e tocca dargliene la possibilità;. tanto che abbiamo creato un quinto girone, per rendere fattibile il torneo, ma lo renderà anche più selettivo: delle 20 squadre in gioco si qualificheranno solo le prime cinque dei vari gironi più le 3 migliori seconde. Per concludere con questa carrellata di mutamenti c’è il futuro del Cecco Rivolta, che da casa occupata si sta trasformando in qualcosa di diverso, qualcosa di più stabile e molto più incasinato, soprattutto per noi che lo abitiamo da quasi quattordici anni. Quindi se notate dei segni di preoccupazione sui nostri volti, sappiate che sono dovuti a i grattacapi e alle paure che questo grande mutamento comporta. La cosa certa è che cercheremo di restare quello che siamo sempre stati, ovvero una spina nel fianco del razzismo, dell’individualismo compulsivo e della subalternità sempre più incarnati nella nostra società. Stiamo solo cercando di conquistarci una prospettiva a lungo termine, per permetterci di fare crescere il nostro progetto di autogestione, senza la paura di venire spazzati via con un colpo di mano. Ci auguriamo che questa trasformazione ponga le basi per poter giocare ancora insieme il nostro torneino del cazzo per almeno altri trent’anni, con i piedi ben piantati nella nostra storia. Una cosa che non cambia mai sono gli scrosci di denunce che ancora riportiamo a casa, per portare avanti le mille lotte che agitano il nostro piccolo territorio, e chiaramente anche quest’anno gli incassi andranno a finanziare quelle lotte, sicuri di investire in qualcosa di utile e importante per il nostro futuro. Ve lo ripetiamo ogni anno perché riteniamo importante rendervi consapevoli di dove vanno a finire i soldi delle iscrizioni e quelli delle birre che consumerete. Chiudo il mio piccolo editoriale con un appello: Le nostre energie sono sempre più risicate, per i motivi che ho espresso in testa all’articolo, abbiamo bisogno di voi per fare funzionare al meglio questo torneo e se ci date una mano ci fate un grande favore; c’è da raccogliere i palloni, ma anche fare fotografie (che io non ne posso più ve lo giuro), scrivere articoli per questo giornale, pensare eventi, aperitivi, mostre o quant’altro lo possa arricchire nei contenuti o ampliare la fantasia di noi altri, che ormai è asciutta come bresaola. fatevi sotto! e come al solito, vinca il migliore!

 

 

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Calendario Torneo 2014

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Fasi Finali e Risultati

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L’ANGOLO DEI PERCHE’ (Polpettide)

mossettaUn’ultima riflessione sul terreno di gioco.
“Calci dal basso” si svolge appena fuori dalla città di Firenze, dove (per ora) riescono a sopravvivere degli spazi verdi. Via Dazzi (la strada sulla quale si affaccia il Ceccorivolta) ancora riesce ad essere uno di questi.
La superficie del “Dazzi Stadium”, quindi è fatta di terra ed erba, non di asfalto o cemento, come i campetti di strada, dai quali a nostro avviso prende le mosse il torneo “calcidalbasso”.
Negli anni sono state acquistate porte regolamentari, che hanno sostituito quelle fatte da tubi innocenti elettrosaldati. Sono state acquistate bandierine “fighe”, di quelle che si piegano e che non piegano te se ci vai contro. Ma nonostante le cure, non assidue ma costanti, i dissodamenti e gli spianamenti, il terreno sembra resistere contro i nostri sforzi. Non è mai diventato un soffice manto erboso, come negli stadi ufficiali. Rimane un terreno irregolare, scosceso, duro e insidioso. In particolare un elemento non siamo mai riusciti ad eliminare completamente: una miriade di pietrischi, sassi, ciottoli, acciuffati in blocchetti di cemento o bitume, che riemergono regolarmente, soprattutto nelle ultime fasi del torneo. Come se sotto lo strato di erba-gramigna, i mille campetti di strada che ci hanno ospitato bambin* e ragazz*, volessero in qualche modo prepotentemente riaffiorare. Disintegrati, schiantati in altrettanti frammenti di memoria.

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PAGELLONE DELLA IX EDIZIONE (Jesus e Francuccio da Ajaccio)

cestinoOPERCION REBELDE : 5 finali nelle ultime 5 edizioni si commentano da sole…La squadra da battere, per chiunque voglia sperare di conquistare il titolo, contro di loro il risultato non è mai al sicuro…Storici. VOTO 9.
PARTIZAN D5 : Squadra combattiva e presente anche a bordo campo all’ angolo merende e svaghi, paga l’ assenza di capitan leo e del bomber Elbano, il neo acquisto Sorrentino non presente a due partite su tre, da il colpo finale, non passano il girone, che però era tra i più difficili…tenaci.VOTO 6.5
LOS DIOHANES : New entry del torneo, con un nome fantastico. Partono male, inseriti in un girone infernale, ma nonostante l’età media un po’ avanzata escono alla distanza vincendo l’ultima partita, e lasciando anche un ricordo piacevole…a presto.VOTO 7.
RICREATIVO GALLUZZO : non è più la squadra che portava a casa i trofei uno dietro un’ altro…piena zeppa di seconde linee e trascinata da capitan tony e dal fuoriclasse leo Barbieri conquista comunque la finalina…VOTO 7.5
WILD CAT : La squadra più imprevedibile del torneo, rischia il colpaccio contro i campioni del Lebowski che pareggiano grazie a un grossolano errore del portiere, nelle altre partite mettono in difficoltà i padroni di casa della Dinamo Dazzi per poi soccombere nettamente e nell’ultima non si presentano…incostanti VOTO 5.5
DINAMO DAZZI : La squadra di casa vince il proprio girone soffrendo, i giovani Samir (6gol) e Samu, crescono bene i veterani reggono l’urto degli anni, il neo acquisto Duccio da peso in fase offensiva, ma escono in semifinale all’ultima azione come una compagine di sbarbatelli…ingenui VOTO 7 (-0,5)
LEBOWSKI : Campioni in carica e freschi vincitori del campionato di terza categoria, non snobbano affatto nessun avversario giocando tutte le partite ad alta intensità, sempre combattivi e determinati meritano la finalissima. Ammirevoli VOTO 9
MURALES AGRARIA : una delle delusioni del torneo dopo svariati quarti posti, escono al primo turno senza particolari rimpianti visto lo scarso gioco prodotto…irriconoscibili VOTO 4.5..
FRAMMENTI DI PROGRESSO
una formazione molto competitiva che ha concluso il girone a punteggio pieno ma che non è riuscita a superare i quarti di finale contro un Ricreativo Galluzzo rimaneggiato. Forse abbandonare il presidente alla ricerca di un bomber del Progresso come Salvatore non è stata una scelta saggia da parte dei giocatori. VOTO 6-

ULTIMI BANCHI
dopo la prima vittoria contro un disorientato Tango sognato sono riusciti ad arrivare alle fasi finali con una vittoria a tavolino. Sul campo non hanno dimostrato grande tattica ma il carisma del mister li porta a lottare fino all’ultimo minuto e a non mollare mai. VOTO 7

K100 FUEGOS
Una squadra che tutti gl’anni dimostra sempre di essere all’altezza ma che le sbronze e l’età che avanza non giocano a loro favore. Una nota di demerito per i campigiani che per il secondo anno non si presentano alla partita che potrebbe condizionare le sorti del loro girone. Un’insufficienza meritata.
VOTO 5

TANGO SOGNATO
Formazione intergenerazionale quella dei tangheri che dopo la prima partita sono riusciti a tener testa al K100Fuegos con un pareggio e hanno fatto soffrire anche Frammenti di Progresso. Lesordio comunque non è dei peggiori vedremo il prossimo anno. VOTO 7

SHORTS ROSSI
Una formazione che funziona ma che non può fare a meno di un bomber di razza , l’anno scorso avevano Sorrentino, svenduto al Partizan D5 , quest’anno Mazinga concreto e si può dire un bomber di stile. VOTO 6+

PARTIZAN LA MOLINA
New entry del torneo direttamente da Pontassieve formazione in grado di arrivare anche alle fasi finali. Possiamo dire la squadra più simpatica del torneo che non mancava mai di portare un dono per la formazione avversaria ma che in campo tirava fuori anche quell’agonismo a volte un po’ eccessivo.
VOTO 7

RIDIM UNITED
Questa formazione diciamo meritano la sufficienza per le loro doti tecniche ma che mancano di costanza. Si presentano sempre senza cambi e non riescono mai a decollare. Per un semplice gol non sono riusciti ad arrivare ai quarti di finale. VOTO 6

ATLETICO DEGRADO
Squadra ormai storica del torneo ma che non riesce ad esprimere un gioco fluido forse per la rosa ampia e l’assenza del leader che adesso ha altro a cui pensare. Non hanno tenuto l’innalzamento del livello delle squadre in gioco. VOTO 5

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SEMIFINALI AL CARDIOPALMA (polpettide e Jesus)

COPERTACronache dalle semifinali

Due semifinali equilibratissime e tiratissime. Pochi goal, gran gioco e notevole fairplay.
Vediamole nel dettaglio.

Ricreativo Galluzzo vs Lebowski 2-3

Il Ricreativo Galluzzo per le fasi finali ha rispolverato due vecchie glorie. Impossibile non notare la presenza in campo di Luca “corpone” Loddo, sottratto per un attimo ai propri impegni rugbistici e, nei quarti di finali, di Mister Massini. Ne il ritorno al glorioso passato (anni nei quali la squadra è riuscita ad aggiudicarsi per ben tre volte il torneo), ne la buona impostazione tattica sono è bastati ai “giallo-oro” per battere Lebowsky, che per il secondo anno consecutivo quindi approda alla finale. Questa squadra si dimostra ancora una volta una delle squadre più in forma del torneo. Da segnalare che Lebowsky ha conquistato la finale mandando in rete otto componenti della rosa, senza cannonieri di particolare rilevanza. La statistica denota la compattezza di una squadra in cui tutti sono utili ma nessuno è indispensabile! In attesa di vederli in gioco sabato, i più sentiti complimenti per il bellissimo torneo. Da segnalare, a tempo scaduto, un momento di tensione fra alcuni giocatori, segno dell’altissimo investimento agonistico delle squadre in gioco. Per fortuna, dopo qualche parolone e accenni di spintoni, tutto è rientrato, e gli animi si sono raffreddati anche grazie a qualche sorso di gelido birrino!

Operacion Rebelde vs Dinamo Dazzi 2-1

Equilibratissima la seconda semifinale, che vedeva contrapposti i padroni di casa della Dinamo Dazzi, con un’altra delle squadre storiche del torneo, Operacion rebelde. Una partita giocata ad altissimi livelli e con un finale a sorpresa. Una sorpresa amara per la Dinamo Dazzi, che si è vista superare di un goal, negli ultimi 30 secondi dei tempi regolamentari. Donni dell’ Operacion sfrutta un incertezza difensiva, guadagna metri nella metà campo avversaria e, con le ultime energie a disposizione, fa partire un sinistro imprendibile anche per Moma “saracinesca” Casagni, storico portiere della Dinamo. Per un soffio quindi la Dinamo Dazzi fallisce l’approdo alla finalissima, dalla quale ormai manca dal lontano 2008. Non è bastato il ritorno al goal di Vito “gambadabasket” Morettini. Non sono bastati i nuovi inserimenti in rosa: Marchino, Samir, Samu, Duccio hanno offerto delle ottime prestazioni, e dato tutto quello che potevano spendere. Ma la concentrazione e la determinazione dell’Operacion Rebelde è durata quel minuto in più, che si è rivelato decisivo. L’Operacion approda per il quinto anno consecutivo alla finalissima, un record per Calci Dal Basso! Nella partita decisiva pare che l’Operacion dovrà fare a meno del bomber Donato, infortunato all’alluce durante la semifinale, in conseguenza di un contrasto con il compagno di squadra Mad.

La finalissima si preannuncia quindi una grande gara. Solidissime e determinate le squadre in gioco. Attendiamo trepidanti Sabato 22 giugno… e chiaramente vinca la migliore!!!

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AGGIORNAMENTI QUARTI DI FINALE

foto-1Conclusi lunedì i quarti di finale.
due fattori hanno pesato in maniera significativa negli scontri ad eliminazione diretta.
1- La lunghezza della panchina.
2- L’esperienza all’interno del torneo e conseguentemente la conoscenza dell’insidioso campo da gioco.
Alla fine hanno infatti prevalso le squadre che da più anni partecipano al torneo.
Ottime le prove anche delle squadre eliminate. Una per tutte gli “Ultimi banchi”, che si è trovata però a combattere contro una delle squadre più forti all’interno del torneo: “Operacion rebelde”.

questi i risultati:

domenica 16 giugno
DINAMO DAZZI vs PARTIZAN LA MOLINA: 5-2
OPERACION REBELDE vs ULTIMI BANCHI: 5-2

lunedì 17 giugno
RICREATIVO GALLUZZO vs FRAMMENTI DI PROGRESSO: 5-3
LEBOWSKY vs SHORT ROSSI: 5-2

 

mercoledì 19 giugno dalle 18.30 le semifinali
RICREATIVO GALLUZZO vs LEBOWSKY
DINAMO DAZZI vs OPERACION REBELDE

DAJE!!!!!

SABATO 22 GIUGNO FINALISSIMA assieme all’ultimo numero di subbuteo!!!

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risultati aggiornati 3° turno

aggiornamenti4

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BRASIL ON THE BALL (Francuzzo da Ajaccio)

maracanazoCome molti di voi sapranno il prossimo anno è quello del mondiale in Brasile, il paese che si è portato a casa la coppa Rimet (vincendola per tre volte 1958-62-70 a cui c’è da aggiungere le vittorie del 94 e del 2002) come per Calci dal Basso il Ricreativo Galuzzo (non senza polemiche dal momento che la prima edizio- ne ha visto trionfare gli stessi giocatori ma con un nome diverso Resti del Mondo).
Ma forse non tutti sanno che non è la prima volta che il Brasile ospita una coppa del mondo di calcio. Infatti nel lontano 1950 con l’Europa distrutta della Seconda Guerra Mondiale, il comitato organizzatore scelse il Brasile, dove il football era già sport
nazionale e i vari campioni erano già delle divinità piene di soldi donne e di poesie a loro dedicate.Vinsero in scioltezza il girone di qualificazione ed arrivarono con i favori del pronostico alla fase finale che solo per questa occasione vedeva scontrarsi quattro squadre in un girone all’italiana in cui avrebbe vinto la formazione con più punti. La prima sfida vide prevalere i Brasiliani sulla Spagna per 6-1, la seconda partita contro la Svezia finì addirittura 7-1 per i sudamericani (in quel periodo lo schema di gioco più praticato era il 2-3-4-1, che sicuramente garantiva partite d’attacco). Con questi risultati la partita finale contro l’Uruguay sembrava più che una mera formalità visto che ai brasiliani sarebbe bastato un pareggio, e che l’ ultima sfida qualche mese prima era finita 5-1 per i padroni di casa.
La sera dell’incontro il Maracanà (che non é la moglie di Oronzo Canà già allenatore della Longobarda) costruito per l’ occasione era pieno anche molto di più del dovuto, c’è chi dice che erano presenti più di 200.000 spettatori. I festeggiamenti già allestiti con Rimet brasiliano ideatore del trofeo pronto a premiare i propri connazionali, sembravano ormai solo una formalità, visto che la formazione carioca passa in vantaggio con Friaça. Nel secondo tempo succede però l’impensabile al 66’ pareggio di Schiaffino e al 79’ Ghiggia manda una Nazione nello sconforto più totale e un’ altra in estasi (la sua).
La partita si conclude con questo risultato e l’Uruguay è campione del mondo in Brasile. Questo giorno verrà ricordato come il disastro del Maracanà: il telecronista radiofonico di questa gara, si dimise e non esercito più tale professione, il difensore Danilo tentò il suicidio, un altro giocatore dichiarò nel 1993 “in brasile la pena più dura sono 30 anni di galera io sono 43 anni che pago per un crimine che non ho commesso”. La maglia che fino al quel momento per i brasiliani era di color bianco fu abbandonata il giorno seguente per il verde oro. Furono dichiarati tre giorni di lutto nazionale. Dall’altro canto il mitico Capitano dell’Uruguay Varella, con i soldi del successo si comprò una macchina che gli fu rubata tre giorni dopo, visse tutta la vita in condizioni economiche precarie ma quella notte alzò la coppa al cielo con un sorriso enorme in un Maracanà gonfio di pianto, per sé, per i suoi compagni, per tutto l’Uruguay e per tutti quelli dati per spacciati troppo presto dall’arroganza e dalla prepotenza dei più ricchi e famosi.

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